Una giornata nera
Aldo Costa
Marsilio, pubblicato nel 7 maggio 2020
256 Pagine
State andando in vacanza, siete con la vostra "lei" o il vostro "lui". Avete un disperato bisogno di caffè, ed ecco una locanda. Entrate, vi accomodate, e ordinate all'ostello due caffè.
Ma l'oste inizia a perdere tempo, vi porta un bicchiere di vino, vi porta degli stuzzichini, ma del caffè neanche l'ombra.
Voi avete solo voglia di quel benedetto caffè che non arriva, e tutto il tempo che passa sembra infinito. Ed è proprio in questo tempo che le cose non dette tra di voi, quelle bugie e risentimenti, trovano lo spazio di venire alla luce. E se tra voi la tensione si potrà tagliare con il coltello e vi sentirete imprigionati, dovete sapere che questa non è ancora la cosa peggiore che succederà..
Questa è la storia di una vacanza destinata a trasformarsi in un incubo.
Fin dalle prime pagine di "Una giornata nera" di Aldo Costa, la sensazione che assale il lettore è quella di sentirsi "imprigionati". La vicenda si svolge in un arco breve di tempo, nel giro di qualche ora, e l'autore descrive così dettagliatamente le azioni e i pensieri dei due protagonisti da far sembrare che il tempo trascorso sia molto più ampio.
In un romanzo di questo tipo l'ambientazione e i personaggi si fondono in un unico meccanismo che si muove insieme. Si riesce a percepire nell'aria la tensione ed è chiara l'idea di essere in un posto in cui l'apparenza inganna, un luogo di quelli dove dietro uno stato apparente di normalità si nascondono stranezze. Il wifi che non prende, l'oste che è sempre più enigmatico, e il fatto che non ci sia nessuno nei paraggi sono tutti elementi che aiutano a dare all'ambientazione di un bar, espressione di convivialità, un alone di mistero.
Di particolarità questo libro ne ha, e tra le più eclatanti abbiamo la scelta dell'autore di non dare nome ai personaggi. Non conosceremo mai i nomi dei due protagonisti, sapremo solo che sono "lui" e "lei". Questo perché dare nome significherebbe definire il campo, in questo modo invece, si ha la sensazione che quello che accade in particolare a loro, possa accadere a ognuno di noi, aumentando così il senso di empatia e il coinvolgimento.
Mi ha dato l'impressione di sentirmi in una gabbia, una sensazione di claustrofobia, pur non avendo un numeroso susseguirsi di fatti.
Nella storia, infatti, non succedono molti avvenimenti, la trama è apparentemente molto semplice ma non è da sottovalutare. La carica psicologica infatti è potente, i personaggi li conosciamo attraverso i loro pensieri che sono il fulcro del romanzo. Nonostante io non possa definirlo un thriller canonico, "Una giornata nera" è un romanzo che punta tutto sul fattore psicologico, e ci riesce davvero bene! Molto consigliato.