Una gioia

Una gioia
Lea Landucci

Sperling&Kupfer, pubblicato nel 27 aprile 2021
368 Pagine

Che piacere rincontrarti di nuovo Cristina!

Nel romanzo Mai una gioia, Lea Landucci ci presenta Cristina, una ragazza di trent'anni dalle tante sventure, che in seguito a un incidente fa la sua conoscenza con Alex, suo medico ortopedico.
Alex è l'uomo perfetto: affascinante e premuroso, divertente e molto affettuoso, e soprattutto sicuro di voler Cristina nella sua vita.
Alex, però, è anche padre di una bambina di sei anni, ha un'ex moglie ingombrante e un ex suocero che fa di tutto per essere odiato. Cristina ci metterà un po' a lasciarsi andare, viste le grandi delusioni del passato, ma Alex ne vale completamente la pena, anche se tutto quello che ruota intorno a lui è davvero così faticoso...

Uscito il 27 aprile del 2021 per la casa editrice Sperling&Kupfer, Una gioia è il seguito di Mai una gioia.
Se quest'ultimo era narrato interamente in prima persona da Cristina, Una gioia ha inizio con la voce di Alessandro, e per tutto il romanzo si alternano i due punti di vista. Ho apprezzato molto questa scelta perché mi ha fatto entrare pienamente in empatia con entrambi.
Alessandro ci intruduce la sua vita, di cui prima sapevamo poco, e ci racconta i suoi problemi, legati principalmente al controllo ossessivo che il suocero vuole esercitare sulla nipote, Gioia.
Per Alessandro, Cristina è una boccata d'aria fresca, e inizia a diventare indispensabile. Nella prima parte viene approfondito il modo in cui i due protagonisti si innamorano, il romanticismo, a cui purtroppo sono allergica, è sempre compensato da un sottofondo ironico, che è riuscito a farmi apprezzare anche questa parte.
Alessandro e Cristina sono due personaggi difficili da non amare. Anzi, credo che sia impossibile non ritrovare se stessi in alcune sfaccettature dell'uno e dell'altra. Specialmente in Cristina. Lei è un personaggio reale a tutti gli effetti. Ha i difetti e le insicurezza di tutte noi. Non è mai perfetta e non riesce a piacersi. È goffa, divertente in modo inconsapevole, ma anche sensibile e con un cuore speciale.
Ah, un'altra che c'è da sapere su Cristina è che non sopporta i bambini, e, ironia della sorte, avrà a che fare con una bambina davvero impegnativa. Gioia è la classica bambina che chiede costantemente "perché?". Ascolta tutto e memorizza, ed è anche estremamente intelligente. Ha tutte le caratteristiche, esasperate, dei bambini, e soprattutto ha il sogno che i suoi genitori ritornino insieme. Non è facile quindi per Cristina entrare subito in sintonia con lei, anzi, "la bestia sanguinaria" le darà del filo da torcere, e non sarà l'unica.
Per fortuna Cristina può contare sulle sue amiche, Daniela e Cristina. È qui che tornano in gioco loro, il trio che anche nel primo romanzo è stato fondamentale. Loro tre hanno un'amicizia invidiabile. Sono le amiche che tutti vorrebbero avere, sempre con la battuta pronta, ma anche una parola di conforto per aiutarti.
Una gioia è proprio il seguito che aspettavo. E a dirlo sono proprio io, che posso contare sulle dita di una mano i romanzi rosa che ho letto. Sì, perché lo stile di Lea Landucci è tra i più originali che mi è capitato di leggere. È coinvolgente e molto scorrevole, c'è sempre un sottofondo ironico che diverte molto, e che accompagna anche tematiche molto delicate come la maternità, che vengono trattate con grande sensibilità.

Una gioia
Lea Landucci

Sperling&Kupfer, pubblicato nel 27 aprile 2021
368 Pagine

Che piacere rincontrarti di nuovo Cristina!

Nel romanzo Mai una gioia, Lea Landucci ci presenta Cristina, una ragazza di trent'anni dalle tante sventure, che in seguito a un incidente fa la sua conoscenza con Alex, suo medico ortopedico.
Alex è l'uomo perfetto: affascinante e premuroso, divertente e molto affettuoso, e soprattutto sicuro di voler Cristina nella sua vita.
Alex, però, è anche padre di una bambina di sei anni, ha un'ex moglie ingombrante e un ex suocero che fa di tutto per essere odiato. Cristina ci metterà un po' a lasciarsi andare, viste le grandi delusioni del passato, ma Alex ne vale completamente la pena, anche se tutto quello che ruota intorno a lui è davvero così faticoso...

Uscito il 27 aprile del 2021 per la casa editrice Sperling&Kupfer, Una gioia è il seguito di Mai una gioia.
Se quest'ultimo era narrato interamente in prima persona da Cristina, Una gioia ha inizio con la voce di Alessandro, e per tutto il romanzo si alternano i due punti di vista. Ho apprezzato molto questa scelta perché mi ha fatto entrare pienamente in empatia con entrambi.
Alessandro ci intruduce la sua vita, di cui prima sapevamo poco, e ci racconta i suoi problemi, legati principalmente al controllo ossessivo che il suocero vuole esercitare sulla nipote, Gioia.
Per Alessandro, Cristina è una boccata d'aria fresca, e inizia a diventare indispensabile. Nella prima parte viene approfondito il modo in cui i due protagonisti si innamorano, il romanticismo, a cui purtroppo sono allergica, è sempre compensato da un sottofondo ironico, che è riuscito a farmi apprezzare anche questa parte.
Alessandro e Cristina sono due personaggi difficili da non amare. Anzi, credo che sia impossibile non ritrovare se stessi in alcune sfaccettature dell'uno e dell'altra. Specialmente in Cristina. Lei è un personaggio reale a tutti gli effetti. Ha i difetti e le insicurezza di tutte noi. Non è mai perfetta e non riesce a piacersi. È goffa, divertente in modo inconsapevole, ma anche sensibile e con un cuore speciale.
Ah, un'altra che c'è da sapere su Cristina è che non sopporta i bambini, e, ironia della sorte, avrà a che fare con una bambina davvero impegnativa. Gioia è la classica bambina che chiede costantemente "perché?". Ascolta tutto e memorizza, ed è anche estremamente intelligente. Ha tutte le caratteristiche, esasperate, dei bambini, e soprattutto ha il sogno che i suoi genitori ritornino insieme. Non è facile quindi per Cristina entrare subito in sintonia con lei, anzi, "la bestia sanguinaria" le darà del filo da torcere, e non sarà l'unica.
Per fortuna Cristina può contare sulle sue amiche, Daniela e Cristina. È qui che tornano in gioco loro, il trio che anche nel primo romanzo è stato fondamentale. Loro tre hanno un'amicizia invidiabile. Sono le amiche che tutti vorrebbero avere, sempre con la battuta pronta, ma anche una parola di conforto per aiutarti.
Una gioia è proprio il seguito che aspettavo. E a dirlo sono proprio io, che posso contare sulle dita di una mano i romanzi rosa che ho letto. Sì, perché lo stile di Lea Landucci è tra i più originali che mi è capitato di leggere. È coinvolgente e molto scorrevole, c'è sempre un sottofondo ironico che diverte molto, e che accompagna anche tematiche molto delicate come la maternità, che vengono trattate con grande sensibilità.
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