Un odio perfetto

Dopo aver trovato il coraggio di scappare da un fidanzato violento e ossessivo, Lucy scappa a Woodstock per ricominciare una nuova vita. Fa subito la conoscenza con una coppia che vive affianco, Vera e John. Sembrano due persone così carine, innamorati persi l'uno dell'altra e sono davvero gentili. In poco tempo stringono un'amicizia speciale, e Lucy passa più tempo con loro che da sola.
Nel frattempo non può ignorare gli strani pettegolezzi che girano sulla coppia, e sono anche questi che fanno sì che Vera e John abbiano bisogno di scappare.
Ben presto infatti i due confidano a Lucy di essere in guai seri, e l'unica via d'uscita che hanno è quella di fingere la morte di John. Lucy, che dopo tutto quello che ha passato ha trovato una famiglia, si offre subito di aiutarli, e confermare la loro versione alla polizia.

Subito dopo, però, le cose precipitano.

Un odio perfetto è un thriller psicologico molto coinvolgente scritto con fluidità e molta scorrevolezza. Lucy è un personaggio interessante. Nonostante io fossi completamente in disaccordo con alcune sue scelte, non ho potuto non provare empatia nei suoi confronti, non sussultare con lei ogni volta che sentiva un rumore o che pensava di essere osservata. Attraverso di lei l'autrice racconta la tematica così delicata e disastrosamente attuale della violenza sulle donne, e lo fa con un realismo tale da mettere i brividi.

Alla base del romanzo abbiamo un mistero intrigante da risolvere, ed è un peccato secondo me che la trama scritta in copertina riveli un accadimento che sarebbe potuto essere un gran colpo di scena! (per cui, se non avete ancora letto la trama, non fatelo!) L'autrice inserisce piccoli colpi di scena, ma semina anche indizi, che speravo mi portassero un po' fuori strada, invece ammetto di aver sospettato una parte di una parte del finale. Mentre un'altra parte di conclusione è stata completamente inaspettata.

Una lettura piacevole che consiglio!