Torno a prenderti
Stephen King
Sperling&Kupfer, pubblicato nel Novembre 2017
128 Pagine
Dopo la morte di sua figlia, Emily si trasferisce a Vermillion Key per trascorrere un periodo lontano dal marito, in tranquillità e solitudine.
Non immagina però, che proprio lì si ritroverà ad affrontare la peggiore esperienza della sua vita.
Viene rapita e imprigionata nella casa di uno psicopatico, e per tutta la lettura assisteremo ai tentativi di fuga di Emily.
Il racconto è davvero molto breve, lo si legge in un pomeriggio. Il ritmo è serrato e senza pause, King senza alcuna introduzione ci immerge subito nella storia. Assistiamo per tutto il libro ai disperati tentativi della donna di restare in vita. Proprio lei che, dopo la morte della figlia, non trovava più alcuna ragione per vivere, adesso lotta disperatamente per la propria sopravvivenza.
Un racconto claustrofobico, macabro, lugubre e tetro.
Grazie alle descrizioni minuziose, sembra quasi di vedere davanti agli occhi Emily legata ad una sedia intenta a liberarsi, e riusciamo a percepire il terrore nei suoi occhi. King è il maestro in questo, riesce a trasmettere sensazioni, anche spiacevoli, solo attraverso le parole. Un racconto in cui prevale l'istinto di sopravvivenza, non c'è spazio per la razionalità, e proprio la rapidità della narrazione ci fa rimanere in apnea, sperando che la sfortunata Emily possa riuscire a tornare alla sua normalità, che tanto normale poi non è, ma che dopo una simile esperienza saprà apprezzare a 360°.
Breve, ma molto, molto intenso ed energico. Non possiamo reputarlo comunque uno dei suoi scritti migliori, ma per chi non conosce l'autore e vuole iniziare a farlo, "Torno a prenderti" può essere certamente un punto di partenza.