Quello che non mi hai detto

Quello che non mi hai detto
Sarah Pekkanen

Piemme, pubblicato nel 8 ottobre 2024
400 Pagine

Una madre disposta a tutto pur di proteggere la figlia.
Ruth e Catherine sono sempre state da sole. Ruth l'ha cresciuta lontana dalla sua famiglia d'origine e senza un compagno. Quando Catherine le dice che vuole andare via di casa per accettare una nuova proposta di lavoro, Ruth vuole fare di tutto per impedirglielo. E se neanche i nuovi sintomi dell'Alzheimer dovessero convincere Catherine a restare vicina a lei?
Quando Ruth scompare, Catherine capisce che c'è qualcosa che non va. Cosa nasconde sua madre?

Ho sempre amato i libri di Sarah Pekkanen, e La moglie tra di noi, scritto insieme a Greer Hendricks, resta il mio preferito.
Il nuovo romanzo è una storia raccontata da due punti di vista: quello di Ruth e quello di sua figlia Catherine. Proprio Catherine, che lavora in una casa di riposo e ha a che fare con l'Alzheimer tutti i giorni, non si è resa conto di quello che stava succedendo a sua mamma.
Com'è possibile?
Nelle parti dedicate a Ruth, conosciamo il suo passato, a partire dalla sua giovinezza. Sono le parti che personalmente ho apprezzato di più e che hanno permesso una conoscenza maggiore del suo personaggio rispetto a quella di Catherine. C'è tanto dolore in questo romanzo, ma la parola speranza risuona ad ogni pagina.
Quello che non mi hai detto è una storia diversa rispetto a quelle a cui l'autrice ci ha abituati in passato. È la storia di una mamma e una figlia e della loro relazione, un rapporto complicato, ma hanno sempre potuto contare luna sull'altra. Un duo unito ancor di più dal fatto che sono sempre esistite solo loro due. Catherine è cresciuta senza un padre, e Ruth si è sempre rifiutata di parlarle della sua famiglia e della sua provenienza. Non è mai stato un problema questo, fino ai primi sintomi dell'Alzheimer che sono solo l'apice che fa scoperchiare il vaso di Pandora.
Fino a dove può arrivare l'amore di una madre?

La lettura procede lineare e senza grossi scossoni, ma qualche piccolo colpo di scena mantiene sempre alta l'attenzione. Il rapporto madre-figlia viene ben approfondito dall'autrice, anche se in generale non ho trovato la storia indimenticabile . La costruzione sicuramente è buona, ma alcune cose erano facilmente intuibili.

Quello che non mi hai detto
Sarah Pekkanen

Piemme, pubblicato nel 8 ottobre 2024
400 Pagine

Una madre disposta a tutto pur di proteggere la figlia.
Ruth e Catherine sono sempre state da sole. Ruth l'ha cresciuta lontana dalla sua famiglia d'origine e senza un compagno. Quando Catherine le dice che vuole andare via di casa per accettare una nuova proposta di lavoro, Ruth vuole fare di tutto per impedirglielo. E se neanche i nuovi sintomi dell'Alzheimer dovessero convincere Catherine a restare vicina a lei?
Quando Ruth scompare, Catherine capisce che c'è qualcosa che non va. Cosa nasconde sua madre?

Ho sempre amato i libri di Sarah Pekkanen, e La moglie tra di noi, scritto insieme a Greer Hendricks, resta il mio preferito.
Il nuovo romanzo è una storia raccontata da due punti di vista: quello di Ruth e quello di sua figlia Catherine. Proprio Catherine, che lavora in una casa di riposo e ha a che fare con l'Alzheimer tutti i giorni, non si è resa conto di quello che stava succedendo a sua mamma.
Com'è possibile?
Nelle parti dedicate a Ruth, conosciamo il suo passato, a partire dalla sua giovinezza. Sono le parti che personalmente ho apprezzato di più e che hanno permesso una conoscenza maggiore del suo personaggio rispetto a quella di Catherine. C'è tanto dolore in questo romanzo, ma la parola speranza risuona ad ogni pagina.
Quello che non mi hai detto è una storia diversa rispetto a quelle a cui l'autrice ci ha abituati in passato. È la storia di una mamma e una figlia e della loro relazione, un rapporto complicato, ma hanno sempre potuto contare luna sull'altra. Un duo unito ancor di più dal fatto che sono sempre esistite solo loro due. Catherine è cresciuta senza un padre, e Ruth si è sempre rifiutata di parlarle della sua famiglia e della sua provenienza. Non è mai stato un problema questo, fino ai primi sintomi dell'Alzheimer che sono solo l'apice che fa scoperchiare il vaso di Pandora.
Fino a dove può arrivare l'amore di una madre?

La lettura procede lineare e senza grossi scossoni, ma qualche piccolo colpo di scena mantiene sempre alta l'attenzione. Il rapporto madre-figlia viene ben approfondito dall'autrice, anche se in generale non ho trovato la storia indimenticabile . La costruzione sicuramente è buona, ma alcune cose erano facilmente intuibili.
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