Origin

Origin
Dan Brown

Mondadori, pubblicato nel Ottobre 2017
560 Pagine

In questa nuova avventura il professor Robert Langdon viene invitato dal suo ex studente, il futurologo Edmond Kirsch, ad assistere ad una conferenza il cui contenuto avrebbe letteralmente sconvolto il mondo. Sì, perché Edmond attraverso i suoi studi e ricerche, avrebbe dato una risposta scientifica alle due domande "Da dove veniamo? Dove andiamo?", a cui la religione risponde "veniamo da Dio e andiamo a Dio", distruggendo così la base del creazionismo.

"Lui avrebbe reso pubblica la sua presentazione nel corso di uno straordinario evento la cui coreografia era stata meticolosamente preparata. E allora il mondo intero avrebbe capito che gli insegnamenti di tutte le religioni avevano davvero una cosa in comune. Erano clamorosamente sbagliati."

Per la presentazione ha progettato una guida bionica, una perfetta intelligenza artificiale, elaborata minuziosamente in deici anni e con un miliardo di dollari. Oltre ai presenti, milioni di persone sono sintonizzate online per assistere alla scoperta, e proprio nel momento clou, Edmond viene assassinato davanti agli occhi di tutti. Tre persone al mondo erano a conoscenza della sua scoperta in anteprima, tre capi religiosi. Chi ha ucciso Edmond? E perché? Qual è quindi la nostra origine?

Inizialmente ci vengono presentati molti personaggi apparentemente indipendenti tra loro, ma noi sappiamo che Dan Brown intersecherà le loro storie in maniera complementare, come solo lui sa fare.
"Origin" è decisamente più tecnologico e innovativo, in un mondo in cui la tecnologia sta prendendo il sopravvento ed è in continua evoluzione, questo libro vuole essere un vero e proprio elogio alla scienza.
Dan Brown con la sua ultima opera si rivela un'ulteriore conferma per me. Sì, perché non è solo una lettura. È storia, informazione, cultura, ampliamento degli orizzonti, stimolazione al pensiero.
Leggendo si impara, e soprattutto si va oltre i limiti! Spesso mi sono ritrovata a ricercare su internet dettagli da lui citati, rendendo più interattiva la mia lettura. Si può essere d'accordo o meno con ciò che scrive in ogni libro, o si può semplicemente leggerlo come se fosse tutto frutto dell'immaginazione. Ma è indiscutibile, a parer mio, la genialità di questo autore.
Mette in continuo dubbio dogmi, non solo in "Origin" nello specifico, ma d'altronde riporta un po' il modo in cui è cresciuto, ovvero in continuo contrasto tra due poli opposti (o forse no) quali la religione e la scienza. Per tutta la prima parte del libro ho sentito un po' meno quella sensazione di lotta contro il tempo tipico di quello che mi fa provare solitamente Dan Brown, ma la seconda parte... è da rimanere in apnea per tutto il tempo! Tanto che le ultime 250 pagine le ho divorate in un giorno non riuscendo proprio a staccare gli occhi dalle pagine! Il personaggio di Langdon è un pozzo di scienza, oltremodo intuitivo, colpito da un lampo di genio dietro l'altro che, insieme a un alleato più che singolare, il computer con un'intelligenza artificiale perfezionata tanto da sembrare umana, lo porteranno a ristabilire l'ordine nel mondo.

Vorrei spendere le ultime parole rispetto a un particolare. Tra un libro di Dan Brown e un altro, penso spesso "ma insomma, quando ci delizierà con una nuova avventura?", e i ringraziamenti chilometrici rappresentano le lunghissime ricerche, durate quattro anni, necessarie alla pubblicazione e alla riuscita di un buon libro, che giustificano le lunghe assenze sulla scena da parte di un autore che, diciamocelo, può permetterselo! Ed ora, non ci resta che aspettare il film!

Origin
Dan Brown

Mondadori, pubblicato nel Ottobre 2017
560 Pagine

In questa nuova avventura il professor Robert Langdon viene invitato dal suo ex studente, il futurologo Edmond Kirsch, ad assistere ad una conferenza il cui contenuto avrebbe letteralmente sconvolto il mondo. Sì, perché Edmond attraverso i suoi studi e ricerche, avrebbe dato una risposta scientifica alle due domande "Da dove veniamo? Dove andiamo?", a cui la religione risponde "veniamo da Dio e andiamo a Dio", distruggendo così la base del creazionismo.

"Lui avrebbe reso pubblica la sua presentazione nel corso di uno straordinario evento la cui coreografia era stata meticolosamente preparata. E allora il mondo intero avrebbe capito che gli insegnamenti di tutte le religioni avevano davvero una cosa in comune. Erano clamorosamente sbagliati."

Per la presentazione ha progettato una guida bionica, una perfetta intelligenza artificiale, elaborata minuziosamente in deici anni e con un miliardo di dollari. Oltre ai presenti, milioni di persone sono sintonizzate online per assistere alla scoperta, e proprio nel momento clou, Edmond viene assassinato davanti agli occhi di tutti. Tre persone al mondo erano a conoscenza della sua scoperta in anteprima, tre capi religiosi. Chi ha ucciso Edmond? E perché? Qual è quindi la nostra origine?

Inizialmente ci vengono presentati molti personaggi apparentemente indipendenti tra loro, ma noi sappiamo che Dan Brown intersecherà le loro storie in maniera complementare, come solo lui sa fare.
"Origin" è decisamente più tecnologico e innovativo, in un mondo in cui la tecnologia sta prendendo il sopravvento ed è in continua evoluzione, questo libro vuole essere un vero e proprio elogio alla scienza.
Dan Brown con la sua ultima opera si rivela un'ulteriore conferma per me. Sì, perché non è solo una lettura. È storia, informazione, cultura, ampliamento degli orizzonti, stimolazione al pensiero.
Leggendo si impara, e soprattutto si va oltre i limiti! Spesso mi sono ritrovata a ricercare su internet dettagli da lui citati, rendendo più interattiva la mia lettura. Si può essere d'accordo o meno con ciò che scrive in ogni libro, o si può semplicemente leggerlo come se fosse tutto frutto dell'immaginazione. Ma è indiscutibile, a parer mio, la genialità di questo autore.
Mette in continuo dubbio dogmi, non solo in "Origin" nello specifico, ma d'altronde riporta un po' il modo in cui è cresciuto, ovvero in continuo contrasto tra due poli opposti (o forse no) quali la religione e la scienza. Per tutta la prima parte del libro ho sentito un po' meno quella sensazione di lotta contro il tempo tipico di quello che mi fa provare solitamente Dan Brown, ma la seconda parte... è da rimanere in apnea per tutto il tempo! Tanto che le ultime 250 pagine le ho divorate in un giorno non riuscendo proprio a staccare gli occhi dalle pagine! Il personaggio di Langdon è un pozzo di scienza, oltremodo intuitivo, colpito da un lampo di genio dietro l'altro che, insieme a un alleato più che singolare, il computer con un'intelligenza artificiale perfezionata tanto da sembrare umana, lo porteranno a ristabilire l'ordine nel mondo.

Vorrei spendere le ultime parole rispetto a un particolare. Tra un libro di Dan Brown e un altro, penso spesso "ma insomma, quando ci delizierà con una nuova avventura?", e i ringraziamenti chilometrici rappresentano le lunghissime ricerche, durate quattro anni, necessarie alla pubblicazione e alla riuscita di un buon libro, che giustificano le lunghe assenze sulla scena da parte di un autore che, diciamocelo, può permetterselo! Ed ora, non ci resta che aspettare il film!
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