Normal

Normal
Graeme Cameron

HarperCollins, pubblicato nel Luglio 2016
Pagine

Normal è il romanzo di esordio di Grame Cameron. Pubblicato per la prima volta in Italia il 14 luglio 2016, è un thriller che arriva in libreria non senza sforzi da parte dell'autore.
La storia è quella di un uomo - di cui non scopriremo mai il nome - che vive in una bella casa, sembra gentile ed educato, un personaggio dalla risposta sempre pronta. Eppure, è un serial killer che si nasconde tra le persone comuni.
Nel suo garage c'è una stanza segreta in cui ha costruito una gabbia, e in quella gabbia una ragazza, Erica, è imprigionata senza sapere perché, né per quanto tempo durerà l'agonia. Erica non è la prima persona che si ritrova a vivere quell'incubo, la lista prima di lei è stata lunga, ma quando il killer incontra una cassiera di un supermercato, qualcosa, forse, è destinato a cambiare.

La prima cosa che mi viene in mente pensando a Normal è la storia che, per quanto non sia di difficile struttura e comprensione, ha dell'assurdo nel suo senso positivo del termine. Il protagonista ha un umorismo nero, è uno psicopatico di prima categoria, e questo risalta ancor di più nel modo in cui racconta le cose che fa. Le sue azioni vengono descritte in maniera naturale, proprio perché per lui è ordinario agire in questo modo.
A volte alcune scene sembrano così assurde che risultano quasi comiche, anche se di comico un serial killer non ha niente.

Tutta la vicenda viene raccontata con grande naturalezza, a partire dalle uscite a far la spesa, fino ad arrivare alle scene crudeli. L'autore entra nella testa di un serial killer e il risultato è un personaggio senza coscienza, senza empatia e senza alcun tipo di rimorso e consapevolezza.
La storia infatti sembra troppo folle, troppo irreale, e forse proprio per questo su di me ha avuto l'effetto sperato dall'autore, mi ha appassionato!
Avete presente quei personaggi sadici e cattivi che non meritano un briciolo di empatia eppure, in qualche modo, ti fanno provare qualcosa? Ecco il protagonista di Normal ha suscitato in me questa sensazione. Sintomo di pazzia? Chi può dirlo.

Attorno a lui ruotano diverse figure femminili con cui si relaziona in maniera differente. Da Erica, che tiene imprigionata, a Rachel con cui ha una relazione, a Sarah e tante altre. Nella sua follia ho apprezzato tanto questo semplice romanzo, ancor di più per un'ulteriore particolarità. L'autore non chiama mai per nome il protagonista, e non lo descrive mai fisicamente. Questo perché, come spiega, "il potere del mostro è basato anche sul fatto che non lo si veda". Siamo quindi noi lettori a creare nella nostra mente l'immagine di questo serial killer così strambo. Il risultato sarà quindi un numero infinito di serial killer, e il mio protagonista sarà sicuramente diverso dal vostro. Graeme Cameron ha creato potenzialmente innumerevoli figure di killer, che si differenziano da lettore a lettore.

Normal
Graeme Cameron

HarperCollins, pubblicato nel Luglio 2016
Pagine

Normal è il romanzo di esordio di Grame Cameron. Pubblicato per la prima volta in Italia il 14 luglio 2016, è un thriller che arriva in libreria non senza sforzi da parte dell'autore.
La storia è quella di un uomo - di cui non scopriremo mai il nome - che vive in una bella casa, sembra gentile ed educato, un personaggio dalla risposta sempre pronta. Eppure, è un serial killer che si nasconde tra le persone comuni.
Nel suo garage c'è una stanza segreta in cui ha costruito una gabbia, e in quella gabbia una ragazza, Erica, è imprigionata senza sapere perché, né per quanto tempo durerà l'agonia. Erica non è la prima persona che si ritrova a vivere quell'incubo, la lista prima di lei è stata lunga, ma quando il killer incontra una cassiera di un supermercato, qualcosa, forse, è destinato a cambiare.

La prima cosa che mi viene in mente pensando a Normal è la storia che, per quanto non sia di difficile struttura e comprensione, ha dell'assurdo nel suo senso positivo del termine. Il protagonista ha un umorismo nero, è uno psicopatico di prima categoria, e questo risalta ancor di più nel modo in cui racconta le cose che fa. Le sue azioni vengono descritte in maniera naturale, proprio perché per lui è ordinario agire in questo modo.
A volte alcune scene sembrano così assurde che risultano quasi comiche, anche se di comico un serial killer non ha niente.

Tutta la vicenda viene raccontata con grande naturalezza, a partire dalle uscite a far la spesa, fino ad arrivare alle scene crudeli. L'autore entra nella testa di un serial killer e il risultato è un personaggio senza coscienza, senza empatia e senza alcun tipo di rimorso e consapevolezza.
La storia infatti sembra troppo folle, troppo irreale, e forse proprio per questo su di me ha avuto l'effetto sperato dall'autore, mi ha appassionato!
Avete presente quei personaggi sadici e cattivi che non meritano un briciolo di empatia eppure, in qualche modo, ti fanno provare qualcosa? Ecco il protagonista di Normal ha suscitato in me questa sensazione. Sintomo di pazzia? Chi può dirlo.

Attorno a lui ruotano diverse figure femminili con cui si relaziona in maniera differente. Da Erica, che tiene imprigionata, a Rachel con cui ha una relazione, a Sarah e tante altre. Nella sua follia ho apprezzato tanto questo semplice romanzo, ancor di più per un'ulteriore particolarità. L'autore non chiama mai per nome il protagonista, e non lo descrive mai fisicamente. Questo perché, come spiega, "il potere del mostro è basato anche sul fatto che non lo si veda". Siamo quindi noi lettori a creare nella nostra mente l'immagine di questo serial killer così strambo. Il risultato sarà quindi un numero infinito di serial killer, e il mio protagonista sarà sicuramente diverso dal vostro. Graeme Cameron ha creato potenzialmente innumerevoli figure di killer, che si differenziano da lettore a lettore.
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