Mimica
Sebastian Fitzek
Fazi, pubblicato nel 8 luglio 2025
348 Pagine
Sebastian Fitzek è senza dubbio l’autore che mi ha fatto innamorare del genere psicothriller. Da La terapia a Portami a casa, ogni sua opera pubblicata in Italia non è stata solo una fonte di intrattenimento irresistibile, ma anche un’occasione per approfondire affascinanti tematiche psicologiche.
Con Mimica, in uscita l’8 luglio 2025, Fitzek è pronto a regalare ai lettori quello che, per me, sarà il libro-rivelazione dell’estate.
Questa volta al centro della storia c’è un tema intrigante e originale: lo studio della mimica facciale.
Fin dalle prime pagine veniamo trascinati senza tregua nella vita di Hannah Herbst, esperta di mimica facciale e collaboratrice della polizia. La sua capacità di decifrare ciò che le persone non dicono a parole, ma comunicano con il corpo, è incredibile.
Il romanzo ha inizio con un evento sconvolgente: suo figlio viene preso in ostaggio a scuola da un folle. Ma grazie agli insegnamenti di Hannah sulle espressioni del volto, riesce a salvarsi. Anni dopo, però, Hannah si risveglia in una stanza d’albergo, legata, ferita e senza memoria. Alla TV sente una notizia agghiacciante: Lutz Blankenthal, detto “Il Chirurgo”, è evaso. Ed è proprio lui a uscire dal bagno della stanza: l’ha presa in ostaggio… ma sostiene di essere lui ad avere paura di lei. Sì, perché esiste un video in cui Hannah confessa di aver ucciso la sua famiglia.
Da qui inizia un viaggio inquietante nella memoria di Hannah: lei, accusata di aver ucciso la propria famiglia, lotta per dimostrare la sua innocenza, convinta di non poter essere la colpevole.
In questo romanzo Fitzek scava nel profondo all'interno di menti disturbate.
Il Pescatore, che uccide bambini convinto di salvarli dagli orrori del mondo.
Il Chirurgo, che opera senza alcuna competenza.
Hannah, la migliore nel suo campo, costretta a dubitare di sé stessa.
Un intreccio che sarà la gioia di chi ama storie cupe, criminali inquietanti e psicologie contorte.
Mimica è uno psicothriller degno dei migliori Fitzek: quello dei primi romanzi, quelli che ti tengono sospeso in una tensione psicologica costante, che ti entrano nella testa e non ti lasciano andare.
Interessante anche il collegamento con il killer del calendario di Portami a casa, un dettaglio perfettamente inserito che consiglio di scoprire leggendo prima il precedente romanzo, per non perdere questa chicca.
Dall’inizio alla fine, Mimica è un crescendo di inquietudine. Ti avvolge già dalle prime pagine e non ti lascia fino all’ultima, con un finale che quando pensi sia tutto finito… ti spiazza e ti lascia lì, a libro chiuso, a pensare solo: “Wow”.
E non saltate i ringraziamenti: come sempre, Fitzek riesce a trasformarli in un piccolo gioiello che aggiunge ulteriore stima a un autore che, ancora una volta, dimostra di essere un maestro assoluto del genere.