La mamma si è addormentata
Romy Hausmann
Giunti, pubblicato nel 3 novembre 2021
384 Pagine
È uscito il 3 novembre 2021 il nuovo romanzo di Romy Hausmann, che dopo averci regalato un bellissimo romanzo, La mia prediletta, è tornata con una nuova storia, carica di ogni elemento del thriller.
Omicidio, mistero, un passato che ritorna, cose non dette, piccoli colpi di scena e personaggi che forse non dicono tutta la verità.
Ecco gli ingredienti che troverete tra le pagine di La mamma si è addormentata. Ottime premesse, tutto molto intrigante, eppure la scintilla che speravo scattasse.. Non si è mai accesa del tutto.
Un passato e un presente che capitolo dopo capitolo si intrecciano sempre di più, fondendosi e diventando l'una il prolungamento dell'altra.
L'inizio di tutto? UN CADAVERE.
È stata Laura a uccidere quell'uomo, il suo amante, e disperata chiede subito aiuto a Nadja. Nadja non ci pensa due volte ad aiutare l'amica, diventando così complice di omicidio. Non è la prima morte che Nadja si trova a dover fronteggiare nella sua vita. Ma lei non ha minimamente idea del modo in cui il suo passato ha intenzione di tornare.
Ho iniziato la lettura di La mamma si è addormentata carica di aspettative, ancora entusiasta dal primo romanzo che ho letto dell'autrice.
Come accennavo sopra però, c'è stato qualcosa che non mi ha convinto. La prima cosa che mi ha fatto un po' storcere il naso è stata la reazione di Nadja alla vista del cadavere, un po' bizzarra a mio parere. È vero che una persona deve trovarsi nella situazione per poter sapere effettivamente come avrebbe reagito, ed è pur vero che sempre di un'opera di finzione si tratta, ma io avrei tartassato di domande la mia amica in una situazione del genere. Chi è? Cos'è successo? Cos'hai fatto? Perché? Nadja rimane invece piuttosto impassibile.
Il secondo avvenimento che ho trovato un po' inverosimile è quando Nadja decide di coprire, senza pensarci neanche un secondo, la sua amica e diventare così immediatamente COMPLICE di omicidio, è un atteggiamento decisamente strano e assolutamente non condivisibile.
Pagina dopo pagina però conosciamo meglio il suo personaggio, le sue sfortune, la sua vita difficile e in qualche modo questo ha suscitato in me un sentimento di empatia nei suoi confronti, ma non tale da comprenderla appieno.
Questo è quello che succede solo all'inizio della storia, il romanzo diventa poi sempre più complesso e intricato, e mi è piaciuto il modo in cui l'autrice ha fuso il passato e il presente attorno al personaggio di Nadja ma non solo, attraverso la sua scrittura così efficace che mi aveva conquistato già al suo primo romanzo.
Molto interessante ho trovato anche il colpo di scena verso la fine del romanzo, in assoluto forse l'avvenimento che mi è piaciuto di più e che ha risollevato un po' il giudizio.
Forse mi aspettavo qualcosa in più da questo romanzo, ma nel complesso è stata una lettura molto piacevole.