La maledizione delle ombre
Jean-Christophe Grangé
Garzanti, pubblicato nel 13 giugno 2019
516 Pagine
Parigi. Nel noto locale di strip-tease Squonk, il poliziotto Stéphane Corso non è lì per lo svago che tanto ricercano i clienti abituali, ma perché tredici giorni prima era stato rinvenuto il cadavere di una ballerina, Sophie Sereys, nel centro per la raccolta dei rifiuti, sfigurata in maniera orribile.
Un omicidio brutale, in cui l'assassino ha voluto togliere ogni traccia di umanità alla vittima, e la cosa peggiore è che questo è solo il primo di una lunga serie. La caccia all'assassino diventa subito una ricerca disperata di un serial killer subdolo, che sceglie come vittime giovani donne che hanno un passato segnato da violenza e abbandoni, e che con il suo modus operandi vuole riprodurre alcune opere di Francisco Goya. Corso e la sua squadra non riescono a vedere la luce in fondo al tunnel, fino a quando un ex poliziotto gli consegna un fascicolo, in cui viene documentato un assassinio di trent'anni prima che sembra avere similitudini con gli omicidi delle donne.
Grangé, autore da milioni di copie vendute, è tornato con un thriller travolgente, e con un nuovo protagonista tutto da scoprire.
Il poliziotto Stéphane Corso è, insieme alla trama, il punto di forza del romanzo. Il suo passato lo accomuna alle vittime. Anche lui cresciuto senza genitori e facendo "ping pong" tra famiglie adottive, istituti e cattive compagnie, non si è mai riuscito a salvare fino a quando Catherine Bompart, ora sua collega, non lo ha preso sotto la sua ala protettrice offrendogli una carriera da poliziotto. Ma il passato non si dimentica, e i demoni che ha rinchiuso in una parte nascosta della sua mente durante l'indagine riemergono tutti. Violenza, droga, spaccio, omicidi.
Prima di essere un thriller, La maledizione delle ombre è un romanzo completo. C'è tutto: complessità e approfondimenti, caratterizzazione di ogni personaggio, cura nei dettagli e nessuna cosa lasciata a metà. È un piacere leggere questa storia, che ruota attorno ad un caso che sembra complicarsi pagina dopo pagina senza avere fine. L'indagine di Corso è interessante da seguire, mai calante, e ogni passo è descritto minuziosamente senza dare per scontato niente.
Non fatevi spaventare dalla mole, ho gustato tutte le oltre cinquecento pagine senza stancarmi mai, complice la scrittura dell'autore, semplice ma dettagliata e chiara, che suscita un continuo interesse grazie ai risvolti che la storia riserva.
È un romanzo anche ricco di riferimenti artistici, in particolare a Goya e alle sue opere, che sono a tutti gli effetti parte attiva nella storia. Quello che Grangé struttura è l'omicidio perfetto, preparato nei minimi dettagli, e allora come farà Corso ad uscire da un labirinto senza fine? Non vi resta che scoprirlo!
Favoloso.