La condanna dei viventi

Valentina Medici è un giovane commissario della SCO (Servizio Centrale Operativo) che, come spesso succede negli ambienti lavorativi prevalentemente maschili, deve ogni giorno dar prova del suo valore e di quanto meriti la sua posizione.
La sua prima vera indagine però non l'aiuta, perché sarà incredibilmente difficile e si ritroverà ad affrontare l'oscurità più profonda.

Tutto ha inizio con il ritrovamento di Fosco, un bambino che sostiene di essere stato rapito e poi riuscito a fuggire.
Le sue parole vengono prese con un certo scetticismo, e quando un altro bambino identico a Fosco, ma che non ha niente a che fare con lui, scompare, non ci sono dubbi che ci sia un collegamento.
In questa indagine che porterà risvolti inimmaginabili, verrà aiutata da Fabio Costa, poliziotto che ormai, con il suo passato, non ha nulla da perdere.

La condanna dei viventi, che uscirà presto in altri paesi europei, è uno di quei thriller da cui è impossibile staccarsi. I capitoli brevi si divorano, ma quello che più affascinante è l'indagine e il modo in cui l'autore si addentra nel male dell'animo umano.
È un'oscurità che colpisce e non sempre facile da leggere. La suspense che si crea è incredibile, anche perché non appena si pensa di essere vicini a una soluzione, l'autore cambia subito le carte in tavola.
È un ottimo thriller contornato da tanti elementi intriganti, primo tra tutti i suoi personaggi. Sono imperfetti, umani, hanno un passato difficile e questa indagine li mette davvero a dura prova.
Un altro aspetto affascinante è il riferimento all'arte, in particolare a quella di Caravaggio. Lascerò a voi scoprire qual è il legame con questo artista tormentato, vi dirò solo che leggere questa indagine è proprio come entrare in una sua tela. Realistica, inquietante e con giochi di luci e ombre.

Un thriller che tutti gli amanti del genere apprezzeranno!