L'angelo senza volto

È il 1951, a Copenaghen un giovane commette una rapina nella quale vengono uccisi due dipendenti della banca.
Il rapinatore è Palle Hardrup, un ex collaboratore nazista appena uscito dal carcere.
Al momento del suo arresto Palle sostiene di non ricordare niente, ma i testimoni lo descrivono come freddo e senza esitazioni.

Anders Olsen è l'ispettore che segue le indagini e durante l'interrogatorio capisce che l'uomo durante il reato era ipnotizzato.
Palle era già stato in carcere per tradimento durante la guerra. Era un nazista e ha aiutato le forze armate tedesche.

A quel tempo si trovava nella stessa cella di Nielsen, che era chiamato "l'ipnotizzatore",e che adesso è tornato in libertà. Anders è sempre più convinto che ci siano due persone dietro i delitti, sulla base del comportamento che Palle ha avuto durante la rapina. Ma provarlo sarà tutt'altro che semplice.

L'angelo senza volto, romanzo scritto a quattro mani da due autori, è un thriller psicologico ammaliante. I capitoli sono brevi, e lo stile con cui è scritto è accattivante e inquietante, e immergendosi tra le pagine sembra di subire lo stesso effeto di ipnosi del protagonista. Lo stile non è troppo descrittivo, ma anzi sempre incalzante.
La tematica del libro è importante. I fatti descritti si ispirano ad episodi realmente accaduti e vengono toccati lati oscuri della storia mondiale, e in particolare danese. Il lettore si sente turbato, quasi a disagio per quanto viene raccontato.

L'angelo senza volto è un thriller psicologico avvolto nell'affascinante atmosfera nordica. Veramente una bellissima scoperta.