I delitti di West Point
Louis Bayard
La Nave di Teseo, pubblicato nel 6 gennaio 2023
496 Pagine
Dopo il successo all'estero seguito dalla realizzazione dell'omonimo film, ecco che I delitti di West Point arriva in Italia il 6 gennaio 2023, grazie alla casa editrice La nave di Teseo.
È in copertina che avviene il
mio primo colpo di fulmine: "Un'indagine per il giovane Edgar Allan Poe".
Dovevo per forza leggerlo, e così, incuriosita e stranita, inizio ad addentrarmi nelle pagine che si sono rivelate da subito avvolte da un'atmosfera cupa e gotica.
Siamo nei primi anni dell'800. Nella neonata Accademia militare di West Point la morte di un cadetto sconvolge la tranquillità.
È stato trovato impiccato, ma c'è un dettaglio ancora più macabro, al suo corpo qualcuno ha preso il suo cuore.
È stato ucciso? Chi ha potuto barbaramente rubargli il cuore? Per quale motivo?
Un omicidio non è proprio quello che ci voleva, l'Accademia di West Point è ancora giovane e la sua reputazione potrebbe andare in frantumi se questa notizia si spargesse. Per questo viene chiamato Augustus Landor, rinomato detective, a indagare segretamente.
Non sarà da solo a indagare, perché un giovane Edgar Allan Poe, cadetto al primo anno all'Accademia, si presenta al suo cospetto dicendogli che l'assassino è per forza un poeta.
È così che i due diventano (questo è il caso di dirlo) partner in crime.
Ho apprezzato tanto di questo romanzo. In primis l'atmosfera che fa da contorno a tutta la storia, ci si sente sempre immersi all'interno di una colorazione buia, ed è in questo buio che possono nascondersi i misteri, in ogni angolo dell'accademia.
In secondo luogo la coppia Landor-Poe a pater mio è assolutamente vincente. Seppur improbabili, sono risultati affiatati e devoti, e in questo ha aiutato la struttura del romanzo, dove tra un capitolo e l'altro sono inseriti i report di Edgar Allan Poe a Landor, in cui esplica i suoi fatti e teorie.
Poe è un personaggio sui generis. Dal suo primo ingresso in scena l'ho trovato a tratti buffo ma molto determinato. Strano, sì, ma umano. Non è propriamente quello che ci si immagina essere un militare di bell'aspetto, e proprio per le sue caratteristiche (fisiche e non) è sempre stato deriso dagli altri cadetti e tenuto da parte. Sicuramente è personaggio con cui è stato facile empatizzare.
Dall'altra abbiamo Landor, la cui vita privata non è affatto rosea. Ci racconta da subito di essere divorziato e con una figlia che è scappata di casa, e seppur non ci si sia focalizzati troppo sulla sua vita, ne abbiamo chiara la situazione.
Mi è piaciuto molto il fatto che Landor, il narratore in prima persona, si riferisse ogni tanto direttamente al lettore, questo fa sentire il lettore parte attiva e coinvolto nella storia.
Accanto alle due personalità, il mistero del cuore del cadetto non passa mai in secondo piano, regalando al lettore un giallo dalle tinte molto noir.
Ora non mi resta che vedere il film, non vedo l'ora!