Gli assassini dell'alba

Gli assassini dell'alba
Michel Bussi

E/O, pubblicato nel 11 giugno 2025
384 Pagine

Quando si tratta di Michel Bussi, ammetto di essere sempre un po' di parte.
Da grande lettrice delle sue opere e appassionata delle sue storie, ogni volta che apro un suo libro è come tornare a casa: entro in una comfort zone quasi totale, dove so che troverò una lettura capace di sorprendermi ma anche di rassicurarmi.

Bussi, autore di gialli tra i più letti in Francia e ormai da anni affermato anche in Italia, è perfetto per chi cerca thriller ben scritti, ricchi di colpi di scena, con trame sempre originali e mai scontate.
Le sue storie, pur mantenendo una certa tensione, non indulgono quasi mai nella brutalità che spesso caratterizza il genere.

In Gli assassini dell’alba, tutti questi elementi ci sono – ma con una dose di omicidi forse più alta del solito.

Sì, perché a Guadalupe l'ispettore Valéric Kancel e la sua squadra, si troveranno ad affrontare una serie di omicidi, partendo da quello di un ricchissimo costruttore ucciso con una fiocina. Il serial killer non solo è abilissimo a non lasciare traccia, pur attuando lo stesso modus operandi, ma sembra conoscere molto bene l'ispettore Valéric. A rendere ancora più strana l'indagine, ci pensa Évariste, colui che ha le visioni degli omicidi prima ancora che avvengano.

Tra i protagonisti troviamo Valéric, padre di due figli, con un difficile rapporto familiare alle spalle.
Jolène, spirito libero appena arrivata sull’isola, in cerca di stabilità e, forse, di un compagno.
Amiel, poliziotto fidanzato con il pompiere Raphaël, ma in crisi per il timore di rendere pubblica la loro relazione.
Évariste, personaggio eccentrico e fuori dagli schemi, che sostiene di avere visioni degli omicidi prima che accadano, proprio lì, a Guadalupa.

Gli omicidi che scuotono l’isola sono misteriosi e inquietanti: le vittime non sembrano avere nulla in comune – età diverse, origini diverse – e la polizia brancola nel buio. Le indagini si fanno sempre più complesse, e forse solo Évariste, con le sue visioni, può essere la chiave per risolvere il mistero.

A mio parere, Gli assassini dell’alba> è un altro colpo ben assestato per Bussi: l’intreccio è costruito alla perfezione, ogni tassello trova il suo posto man mano che si procede nella lettura. L’atmosfera è avvolgente, l’ambientazione caraibica splendidamente resa: sembra davvero di essere lì, tra le luci dell’alba e le ombre che si allungano sull’isola.

Il romanzo è strutturato in maniera corale, con capitoli brevi che alternano i punti di vista dei vari personaggi, una scelta narrativa che ho particolarmente apprezzato. Non solo permette di conoscere a fondo ognuno di loro, ma rende la lettura dinamica e avvincente.

Pur mantenendo il focus sul caso, Bussi riesce a intrecciare le storie personali dei protagonisti con grande equilibrio, senza che mai diventino ingombranti. Anzi, arricchiscono la narrazione, rendendola più profonda e completa.
Lo stile di Bussi è come sempre unico. Coinvolgente, scorrevole e mai prolisso. Non ho mai percepito lentezza o momenti di stallo; al contrario, ogni fine capitolo era un incentivo a voltare subito pagina.

Con ogni nuovo libro, Bussi mi conferma il suo straordinario talento narrativo. Crea storie capaci di avvolgere il lettore, e una volta iniziato un suo romanzo, è davvero difficile smettere.

Gli assassini dell'alba
Michel Bussi

E/O, pubblicato nel 11 giugno 2025
384 Pagine

Quando si tratta di Michel Bussi, ammetto di essere sempre un po' di parte.
Da grande lettrice delle sue opere e appassionata delle sue storie, ogni volta che apro un suo libro è come tornare a casa: entro in una comfort zone quasi totale, dove so che troverò una lettura capace di sorprendermi ma anche di rassicurarmi.

Bussi, autore di gialli tra i più letti in Francia e ormai da anni affermato anche in Italia, è perfetto per chi cerca thriller ben scritti, ricchi di colpi di scena, con trame sempre originali e mai scontate.
Le sue storie, pur mantenendo una certa tensione, non indulgono quasi mai nella brutalità che spesso caratterizza il genere.

In Gli assassini dell’alba, tutti questi elementi ci sono – ma con una dose di omicidi forse più alta del solito.

Sì, perché a Guadalupe l'ispettore Valéric Kancel e la sua squadra, si troveranno ad affrontare una serie di omicidi, partendo da quello di un ricchissimo costruttore ucciso con una fiocina. Il serial killer non solo è abilissimo a non lasciare traccia, pur attuando lo stesso modus operandi, ma sembra conoscere molto bene l'ispettore Valéric. A rendere ancora più strana l'indagine, ci pensa Évariste, colui che ha le visioni degli omicidi prima ancora che avvengano.

Tra i protagonisti troviamo Valéric, padre di due figli, con un difficile rapporto familiare alle spalle.
Jolène, spirito libero appena arrivata sull’isola, in cerca di stabilità e, forse, di un compagno.
Amiel, poliziotto fidanzato con il pompiere Raphaël, ma in crisi per il timore di rendere pubblica la loro relazione.
Évariste, personaggio eccentrico e fuori dagli schemi, che sostiene di avere visioni degli omicidi prima che accadano, proprio lì, a Guadalupa.

Gli omicidi che scuotono l’isola sono misteriosi e inquietanti: le vittime non sembrano avere nulla in comune – età diverse, origini diverse – e la polizia brancola nel buio. Le indagini si fanno sempre più complesse, e forse solo Évariste, con le sue visioni, può essere la chiave per risolvere il mistero.

A mio parere, Gli assassini dell’alba> è un altro colpo ben assestato per Bussi: l’intreccio è costruito alla perfezione, ogni tassello trova il suo posto man mano che si procede nella lettura. L’atmosfera è avvolgente, l’ambientazione caraibica splendidamente resa: sembra davvero di essere lì, tra le luci dell’alba e le ombre che si allungano sull’isola.

Il romanzo è strutturato in maniera corale, con capitoli brevi che alternano i punti di vista dei vari personaggi, una scelta narrativa che ho particolarmente apprezzato. Non solo permette di conoscere a fondo ognuno di loro, ma rende la lettura dinamica e avvincente.

Pur mantenendo il focus sul caso, Bussi riesce a intrecciare le storie personali dei protagonisti con grande equilibrio, senza che mai diventino ingombranti. Anzi, arricchiscono la narrazione, rendendola più profonda e completa.
Lo stile di Bussi è come sempre unico. Coinvolgente, scorrevole e mai prolisso. Non ho mai percepito lentezza o momenti di stallo; al contrario, ogni fine capitolo era un incentivo a voltare subito pagina.

Con ogni nuovo libro, Bussi mi conferma il suo straordinario talento narrativo. Crea storie capaci di avvolgere il lettore, e una volta iniziato un suo romanzo, è davvero difficile smettere.

Recensioni simili