Bugie

Bugie
T. M. Logan

La Corte Editore, pubblicato nel Novembre 2017
398 Pagine

Una delle caratteristiche di noi esseri umani è MENTIRE! Già, bugie bianche, nere, e di altri colori sono parte della nostra quotidianità, e chi sostiene il contrario, naturalmente, mente.
L'esempio lampante lo ritroviamo in "Bugie" di T.M. Logan, composto da moltissimi cliché riguardo alcune bugie più sopportate come quelle semplici che diciamo ai bambini, ed altre meno sopportabili come un tradimento mai confessato.
"Tutto ciò che sai è una menzogna" è decisamente il fulcro del libro, dove Joe, marito di Mel e padre di William, si ritrova a far fronte a tutte le bugie da cui è stato circondato. Il matrimonio di Joe prosegue a gonfie vele fino al giorno in cui scopre il tradimento della moglie Mel con Ben, uomo molto ricco e marito di Beth, un'amica di Mel. Ben scompare e Joe inizia a scoprire una verità scomoda dopo l'altra fino ad arrivare a quella più spigolosa e inaspettata fra tutte.

I personaggi del romanzo mentono, mentono tutti mossi da motivazioni differenti. Un concentrato di bugiardi patologici che non riscontravo da molto. Non è un male però, perché le bugie chiamano i segreti, i segreti chiamano ulteriori bugie, innescando così un circolo vizioso che spesso ha dato vita a moltissimi bei thriller. Il romanzo di T.M. Logan non è da meno.
Il protagonista, Joe, è ben caratterizzato. È un uomo che spesso mi ha fatto tenerezza, una persona così ingenua da farsi abbindolare, con una facilità estrema, dalle bugie che le persone attorno a lui gli dicono. Si ritrova catapultato in dinamiche che mai pensava potessero far parte della sua vita, ma riesce ad affrontare la realtà in modo coraggioso.
Nonostante la trama non sia delle più originali, è un libro che certamente si lascia leggere con voracità, accrescendo la curiosità pagina dopo pagina. Veloce-lento-veloce è una strategia narrativa che ritrovo spesso nei thriller, "Bugie" è uno tra questi: Il ritmo inizialmente è rapido, si susseguono molti fatti e l'inizio della rovina della vita di Joe è reso in modo efficace, quello nella parte centrale è piuttosto piatto, per poi aumentare nuovamente sul finale. Consigliato a chi ha voglia di leggere un thriller non molto impegnativo ma sicuramente intrigante!

Bugie
T. M. Logan

La Corte Editore, pubblicato nel Novembre 2017
398 Pagine

Una delle caratteristiche di noi esseri umani è MENTIRE! Già, bugie bianche, nere, e di altri colori sono parte della nostra quotidianità, e chi sostiene il contrario, naturalmente, mente.
L'esempio lampante lo ritroviamo in "Bugie" di T.M. Logan, composto da moltissimi cliché riguardo alcune bugie più sopportate come quelle semplici che diciamo ai bambini, ed altre meno sopportabili come un tradimento mai confessato.
"Tutto ciò che sai è una menzogna" è decisamente il fulcro del libro, dove Joe, marito di Mel e padre di William, si ritrova a far fronte a tutte le bugie da cui è stato circondato. Il matrimonio di Joe prosegue a gonfie vele fino al giorno in cui scopre il tradimento della moglie Mel con Ben, uomo molto ricco e marito di Beth, un'amica di Mel. Ben scompare e Joe inizia a scoprire una verità scomoda dopo l'altra fino ad arrivare a quella più spigolosa e inaspettata fra tutte.

I personaggi del romanzo mentono, mentono tutti mossi da motivazioni differenti. Un concentrato di bugiardi patologici che non riscontravo da molto. Non è un male però, perché le bugie chiamano i segreti, i segreti chiamano ulteriori bugie, innescando così un circolo vizioso che spesso ha dato vita a moltissimi bei thriller. Il romanzo di T.M. Logan non è da meno.
Il protagonista, Joe, è ben caratterizzato. È un uomo che spesso mi ha fatto tenerezza, una persona così ingenua da farsi abbindolare, con una facilità estrema, dalle bugie che le persone attorno a lui gli dicono. Si ritrova catapultato in dinamiche che mai pensava potessero far parte della sua vita, ma riesce ad affrontare la realtà in modo coraggioso.
Nonostante la trama non sia delle più originali, è un libro che certamente si lascia leggere con voracità, accrescendo la curiosità pagina dopo pagina. Veloce-lento-veloce è una strategia narrativa che ritrovo spesso nei thriller, "Bugie" è uno tra questi: Il ritmo inizialmente è rapido, si susseguono molti fatti e l'inizio della rovina della vita di Joe è reso in modo efficace, quello nella parte centrale è piuttosto piatto, per poi aumentare nuovamente sul finale. Consigliato a chi ha voglia di leggere un thriller non molto impegnativo ma sicuramente intrigante!
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