Annabelle
Lina Bengtsdotter
Dea Planeta, pubblicato nel 22 gennaio 2019
365 Pagine
"Folgorante esordio da oltre 100.000 copie solamente in patria, Annabelle è un thriller dall’anima autenticamente scandinava, con al centro una protagonista difficile da dimenticare."
Gullspång. Svezia.
Annabelle, una ragazzina di diciassette anni, svanisce nel nulla dopo aver partecipato a una festa. Nessuno ha idea di cosa possa esserle successo, e da Stoccolma la polizia criminale arriva a prendere le redini del caso.
Charlie è una poliziotta che da due anni lavora nella NOA, ed è proprio a lei che viene affidato il caso Annabelle, che la riporterà proprio da dove diciannove anni prima era andata fuggita: Gullspång.
La vita di Charlie all'interno del dipartimento non è tra le più semplici, una donna che svolge un lavoro tipicamente maschile viene sempre vista con occhi critici e con sguardo di superiorità. Di questo Charlie ne è consapevole e a maggior ragione lotta per smentire questo pregiudizio comune.
I thriller nordici sono famosi per le loro ambientazioni tetre e suggestive e per i personaggi particolarmente noir, "Annabelle" non ne è da meno.
Tutti gli abitanti del paese sono parte integrante della storia e aiutano il lettore a capire meglio le condizioni di vita e le dinamiche relazionali tra loro. Gullspång è una cittadina povera, dove gli adolescenti sono poco seguiti e spesso conducono una vita discutibile, in mezzo ad adulti che sono così ciechi e annebbiati dai problemi, da non rendersi conto di ciò che realmente succede. È proprio in una situazione come questa che Annabelle sparisce, e per Charlie sembra che il tempo a Gullspång non sia mai passato, quello che ha caratterizzato la sua vita si ripresenta in modo ciclico anche nel presente.
L'atmosfera è molto cupa, tipica dei romanzi noir, e fa da contorno ad una trama avvolta nel mistero ma che considera anche il fattore sociale. L'autrice infatti offre lo spaccato di una società in cui ognuno è alla ricerca della propria dimensione in un paesino che non ha molto da offrire, e come spesso succede, chi più ci rimette sono proprio i giovani, lasciati allo sbaraglio.
Il romanzo nel complesso è una lettura piacevole e la storia scorre veloce, c'è però molta carne al fuoco e alcuni particolari a parer mio sono inseriti per cercare di rendere più ingarbugliata una storia fondamentalmente piuttosto semplice. La fine è stata per me inaspettata e, anche se non pienamente di mio gradimento, l'ho trovata perfetta per concludere una storia che tanto vuole far stare in tensione il lettore, quanto far riflettere. Nel complesso Annabelle è un esordio notevole, perfetto per gli amanti del genere ma anche adatto a chiunque abbia voglia di leggere un thriller apparentemente leggero ma con una storia d'impatto!