1991

1991
Franck Thilliez

Fazi, pubblicato nel 27 maggio 2025
468 Pagine

Quando è arrivata in Italia la prima indagine di Franck Sharko, il 27 maggio 2025, non ho potuto fare a meno di essere curiosa. Sono grande fan di Franck Thilliez e del suo modo magistrale di manipolare il lettore: chi ha letto i suoi precedenti romanzi saprà sicuramente a cosa mi riferisco. Nelle sue storie nulla è mai come sembra, e fino all'ultima pagina si ha la sensazione di camminare sul filo, senza sapere davvero dove l’autore voglia condurti.

Con 1991, troviamo un Thilliez un po' diverso, pur restando fedele alla sua scrittura precisa e coinvolgente. Siamo davanti a un poliziesco, per certi versi, più "classico": tutto inizia con il giovane ispettore Sharko alle prese con un con un vecchio caso ancora da risolvere, e da qui si sviluppa l’intera vicenda. Il protagonista è quindi proprio lui, Franck Sharko, destinato a diventare un volto noto per i lettori francesi affezionati all’autore, ma che in Italia incontriamo ufficialmente per la prima volta.

Sharko è un ispettore ancora idealista, che crede nella giustizia e nella legge, e che è pronto a tutto pur di arrivare alla verità. Non immagina però che si troverà in prima fila nel suo primo vero caso – una donna brutalmente uccisa con indizi inquietanti legati a un misterioso numero inciso sulla pelle – che lo porterà a incrociare un labirinto di segreti, silenzi e indagini che sembrano scontrarsi con forze più grandi e pericolose di quanto si aspettasse. È un’indagine che comincia con il sangue, e che metterà a dura prova lui il suo modo di vedere il mondo.

Il titolo non è casuale: siamo nei primi anni Novanta, in un’epoca in cui la tecnologia era ben lontana dall’essere quella di oggi. Niente database digitali, niente telefonini o strumenti forensi all’avanguardia. Solo faldoni, burocrazia, archivi cartacei e tanto lavoro sul campo. Questo contesto temporale è reso in modo vivido e accurato, contribuendo a creare un’atmosfera quasi “retrò”, ma allo stesso tempo carica di tensione.

La trama è solida, ben costruita e ricca di dettagli investigativi. Tuttavia, da lettrice affezionata al Thilliez più cerebrale e destabilizzante, mi aspettavo forse una svolta che mi riconducesse al suo stile spiazzante, ma non mancano assolutamente colpi di scena dirompenti. 1991 è un romanzo più sobrio, se così possiamo definire una storia macchiata di sangue, più lineare nella struttura, ma comunque affascinante.

Resto decisamente curiosa di leggere gli altri romanzi della serie, soprattutto quelli pubblicati prima ma ambientati dopo questo prequel, se verranno tradotti in italiano. Perché Thilliez resta una penna affilata e intelligente, e Sharko un personaggio con tanto ancora da approfondire.

1991
Franck Thilliez

Fazi, pubblicato nel 27 maggio 2025
468 Pagine

Quando è arrivata in Italia la prima indagine di Franck Sharko, il 27 maggio 2025, non ho potuto fare a meno di essere curiosa. Sono grande fan di Franck Thilliez e del suo modo magistrale di manipolare il lettore: chi ha letto i suoi precedenti romanzi saprà sicuramente a cosa mi riferisco. Nelle sue storie nulla è mai come sembra, e fino all'ultima pagina si ha la sensazione di camminare sul filo, senza sapere davvero dove l’autore voglia condurti.

Con 1991, troviamo un Thilliez un po' diverso, pur restando fedele alla sua scrittura precisa e coinvolgente. Siamo davanti a un poliziesco, per certi versi, più "classico": tutto inizia con il giovane ispettore Sharko alle prese con un con un vecchio caso ancora da risolvere, e da qui si sviluppa l’intera vicenda. Il protagonista è quindi proprio lui, Franck Sharko, destinato a diventare un volto noto per i lettori francesi affezionati all’autore, ma che in Italia incontriamo ufficialmente per la prima volta.

Sharko è un ispettore ancora idealista, che crede nella giustizia e nella legge, e che è pronto a tutto pur di arrivare alla verità. Non immagina però che si troverà in prima fila nel suo primo vero caso – una donna brutalmente uccisa con indizi inquietanti legati a un misterioso numero inciso sulla pelle – che lo porterà a incrociare un labirinto di segreti, silenzi e indagini che sembrano scontrarsi con forze più grandi e pericolose di quanto si aspettasse. È un’indagine che comincia con il sangue, e che metterà a dura prova lui il suo modo di vedere il mondo.

Il titolo non è casuale: siamo nei primi anni Novanta, in un’epoca in cui la tecnologia era ben lontana dall’essere quella di oggi. Niente database digitali, niente telefonini o strumenti forensi all’avanguardia. Solo faldoni, burocrazia, archivi cartacei e tanto lavoro sul campo. Questo contesto temporale è reso in modo vivido e accurato, contribuendo a creare un’atmosfera quasi “retrò”, ma allo stesso tempo carica di tensione.

La trama è solida, ben costruita e ricca di dettagli investigativi. Tuttavia, da lettrice affezionata al Thilliez più cerebrale e destabilizzante, mi aspettavo forse una svolta che mi riconducesse al suo stile spiazzante, ma non mancano assolutamente colpi di scena dirompenti. 1991 è un romanzo più sobrio, se così possiamo definire una storia macchiata di sangue, più lineare nella struttura, ma comunque affascinante.

Resto decisamente curiosa di leggere gli altri romanzi della serie, soprattutto quelli pubblicati prima ma ambientati dopo questo prequel, se verranno tradotti in italiano. Perché Thilliez resta una penna affilata e intelligente, e Sharko un personaggio con tanto ancora da approfondire.
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